Home Bonifiche Sin Porto Torres, in autunno l’impianto trattamento inquinanti

Sin Porto Torres, in autunno l’impianto trattamento inquinanti

sin porto torres darsena

Proseguono i lavori di bonifica del Sin di Porto Torres, aperti nel 2018, che in autunno vedrà l’installazione del primo impianto per il trattamento dei materiali contaminati nell’area.

La notizia è stata comunicata dai vertici di Eni Rewind alla delegazione ispettiva che ha effettuato un sopralluogo nelle aree del “Sito di interesse nazionale” oggetto dei progetti di bonifica approvati dal ministero dell’Ambiente, in particolare nel sito di Minciaredda, sede di uno dei progetti principali avviati da Eni Rewind. In delegazione: il Sindaco Sean Wheeler, l’assessore comunale all’Ambiente Cristina Biancu e le rappresentanti della Commissione parlamentare all’Ambiente, Paola Deiana e Ilaria Fontana.

“Ci siamo soffermati in particolare sul sito di Minciaredda dove i lavori di realizzazione della piattaforma ambientale in cui dovranno essere trattati i materiali contaminati sono in fase avanzata. Questa è una buona notizia, perché si va verso la concreta operatività dell’impianto e verso il risanamento di un’area martoriata dall’abbandono di rifiuti che hanno pesantemente inquinato per decenni il sito” ha dichiarato il sindaco Sean Wheeler.

“Eni ha prospettato l’inizio dell’autunno come periodo utile per l’installazione del primo impianto nella piattaforma ambientale e sarà nostra cura verificare il cronoprogramma ritornando a Porto Torres proprio in quel periodo per un nuovo sopralluogo” ha aggiunto la deputata Paola Deiana.

Eni ha avviato le operazioni di bonifica spendendo 54 dei 149 milioni stanziati per Minciaredda, utilizzandoli per la realizzazione delle opere infrastrutturali e dei monitoraggi ambientali. Per gli interventi di bonifica Eni ha anche aumentato il numero di lavoratori all’opera: da 60 a 72 le unità impiegate direttamente e da 120 a 190 le unità dell’indotto.

Oltre alle bonifiche a Minciaredda, Eni prosegue le attività di risanamento anche nella Darsena Servizi, per le quali risultano spesi 6,1 milioni di euro sui 9,2 stanziati, e dove l’Arpas non ha più riscontrato dal 2017 emissioni oltre i limiti di legge.  

Tra gli ultimi interventi realizzati nel sito ci sono i sondaggi lungo il perimetro, lo smaltimento di due relitti e le prove di infissione delle palancole, componenti strutturali che dovranno svolgere funzioni di barriera idraulica. “Prossimamente programmeremo un sopralluogo anche nel sito delle palte fosfatiche – ha assicurato il sindaco – la cui attività di risanamento si avvia verso la fase di raccolta e caratterizzazione ambientale”.