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Tetti in amianto: a Parma stanziati 1,7 milioni di euro per la bonifica

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A Parma è stato presentato in conferenza stampa il progetto “Città asbestos free” che, con l’obiettivo di tutelare al massimo la salute pubblica, sarà dedicato alla promozione della bonifica e della messa in sicurezza di tutte le coperture in amianto ancora esistenti nel Comune di Parma.

Nel 2022 i droni di AeroDron hanno mappato le coperture in amianto della città fotografando anche lo stato di deterioramento delle coperture. L’analisi ha restituito i seguenti dati:

  • Sono 2434 gli edifici con copertura in lastre in materiali contenenti amianto (MCA);
  • Ci sono 1.102.362 mq di lastre in MCA per un totale di 16.535 tonnellate stimate.

Alla luce dei dati raccolti, verranno contattati i proprietari degli immobili con coperture in amianto al fine di richiedere la valutazione dello stato di conservazione della copertura per un successivo monitoraggio o per programmarne la bonifica. La verifica dello stato di conservazione è già un adempimento obbligatorio per legge, e con questo progetto il Comune intende sollecitare tale adempimento e nel contempo accompagnare i cittadini nell’attività di bonifica.

Per la rimozione dell’amianto si può accedere alle detrazioni statali in materia di riqualificazione degli immobili, investimento che può essere utile non solo alla tutela della salute, ma anche alla riduzione dei consumi energetici degli edifici: la rimozione, infatti, può rappresentare l’occasione per l’installazione di pannelli solari termici e di pannelli fotovoltaici. La bonifica, insieme all’integrazione con la riqualificazione energetica, è in grado inoltre di aumentare il valore di mercato dell’immobile.

Per le piccole quantità (lastre per superficie <24 mq ma anche canne fumarie, serbatoi, casette per animali) è inoltre disponibile il servizio di microraccolta con Iren, gratuito per gli utenti TARI di tipo domestico. Come ha illustrato Claudio Civa, per l’autorimozione di piccole quantità di amianto si deve presentare il POS (Piano Operativo Semplificato) presso gli uffici AUSL per poter dare inizio ai lavori (per ogni comunicazione è previsto il ritiro fino a un massimo di 500 kg).

Dal mese di maggio il Settore Transizione Ecologica contatterà per iscritto i proprietari degli immobili, che dovranno presentare al Comune la Valutazione dello Stato di Conservazione della copertura. Trascorsi 60/90 giorni dalla comunicazione senza che i privati abbiamo provveduto ad adempiere, si procederà con la comunicazione di avvio del procedimento fino, eventualmente, anche all’emissione di una successiva ordinanza dirigenziale. In base all’esito della valutazione dello stato di conservazione le coperture dovranno essere in monitoraggio o bonificate.

Il Comune di Parma si è già impegnato direttamente nell’attività di bonifica come vuole sottolineare Gianluca Borghi, Assessore alla sostenibilità ambientale, energetica e alla mobilità. “Il Comune di Parma, con un articolato progetto denominato “Scuole sicure”, ha già eliminato l’amianto in tutti i plessi scolastici e scuole materne e nidi. Era necessario dare la priorità a quegli edifici dove bambini e ragazzi passano molte ore della loro giornata. Proseguiamo ora, capillarmente, su tutto il territorio urbano intervenendo su tutti gli altri edifici comunali. A tal proposito sono stati stanziati a bilancio 1.700.000 € per il prossimo triennio. La rimozione dell’amianto rappresenta un investimento sulla qualità del nostro ambiente, sulla nostra salute e sul valore dei nostri immobili. Riteniamo pertanto che ci siano tutte le condizioni e l’interesse a far sì che venga dato avvio a un’importante campagna di bonifiche, anche sugli immobili privati, per eliminare definitivamente questo materiale dal nostro ambiente di vita”.

Chiara Vernizzi, Assessora alla Rigenerazione Urbana ha dichiarato: “Le azioni di Città asbestos free seguono e integrano una visione di rigenerazione urbana che vuole recuperare e riqualificare il complesso degli edifici e degli spazi pubblici del patrimonio immobiliare della città di Parma nel segno della qualità e della sicurezza guardandoli da un punto di vista sia sociale che ambientale. In particolare questa iniziativa porterà a una bonifica capillare che senza il monitoraggio specifico attuato con i droni non avrebbe avuto un’efficacia così significativa. Credo che Parma troverà in questa iniziativa motivi di soddisfazione e che sarà un innesco per una partecipazione attiva della cittadinanza a far aderire a questo percorso anche gli immobili privati”.