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BONUS PUBBLICITÀ

Torna il bonus pubblicità e c’è tempo fino al 31 marzo 2023 per richiederlo.

Si tratta di un credito d’imposta pari al 75% dei costi sostenuti come investimenti pubblicitari volti a promuovere l’impresa o l’attività. Spetta a imprese, lavoratori autonomi e enti non commerciali che investono in campagne promozionali pubblicitarie. Nella domanda occorre indicare i dati e le informazioni relativi agli investimenti pubblicitari che si intendono effettuare, o si sono già sostenuti, nel corso del 2023.

ATTENZIONE: sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti pubblicitari attraverso mezzi quali le emittenti radiofoniche e televisive, siano esse digitali o analogiche.

Vediamo i dettagli.

Il bonus pubblicità 2023

Il bonus pubblicità 2023 consiste in un credito d’imposta pari al 75%, riconosciuto a fronte di alcuni costi di pubblicità e promozione dell’impresa o dell’attività.

Dal 1° al 31 marzo 2023 è possibile inviare la “Comunicazione per l’accesso” al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali per l’anno 2023, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Si segnala che l’articolo 25-bis del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17 (c.d. decreto “decreto energia” convertito con modificazioni dalla legge 27 aprile 2022, n. 34, ha introdotto importanti modifiche normative prevedendo che, a decorrere dall’anno 2023, il credito di imposta è riconosciuto ai medesimi soggetti già contemplati dalla precedente normativa nella misura unica del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla sola stampa quotidiana e periodica, anche on line, e nel limite massimo di 30 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa (art. 57-bis, 1-quinquies del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50)

I destinatari

Premesso che il bonus pubblicità non corrisponde a un importo in denaro erogato ai richiedenti, ma di un credito d’imposta, i destinatari sono:

  • imprese
  • lavoratori autonomi
  • enti non commerciali

Per beneficiare del bonus pubblicità 2023 occorre aver sostenuto o aver pianificato costi legati ad attività pubblicitaria su stampa quotidiana e periodica, anche online.

Per il 2023 sono stati stanziati 30 milioni di euro, che saranno ripartitei in misura proporzionale al credito spettante in caso di mancanza di fondi rispetto alle richieste presentate. Questo significa che al termine delle risorse, il credito verrà distribuito in modo proporzionale tra i richiedenti.

Le novità 2023

  • viene ripristinato il “regime agevolativo ordinario”, con il credito d’imposta concesso nella misura del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati ed il presupposto dell’incremento minimo dell’1 per cento dell’investimento pubblicitario, rispetto all’analogo investimento effettuato sullo stesso mezzo di informazione nell’anno precedente, quale requisito per accedere all’agevolazione;
  • non sono più agevolati gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali.

Come funziona

Essendo un credito d’imposta, occorre tenere presente che il bonus è applicato al 75% delle spese in pubblicità, quindi non bisogna considerare l’importo totale speso, ma solo il 75% di esso.

La richiesta va fatta direttamente all’Agenzia delle Entrate, attraverso i servizi telematici, utilizzando l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, accessibile con SPID, CNS o CIE.

I beneficiari dovranno presentare a gennaio prossimo la dichiarazione sostitutiva sugli investimenti in pubblicità; la dichiarazione, nello specifico, dovrà essere presentata per via telematica tra il 9 gennaio 2024 e il 9 febbraio 2024, indicando le spese effettivamente confermate e sostenute nel corso del 2023.

L’elenco dei beneficiari sarà pubblicato nel corso del 2024, dopo il periodo di ricezione delle Dichiarazioni sostitutive relative agli investimenti effettuati. Il credito d’imposta spettante potrà essere usato solo ed esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate con il codice tributo 6900.

Normativa di riferimento

Per la concessione del credito d’imposta si applica il regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2018, n. 90. L’agevolazione è soggetta al rispetto dei limiti della normativa europea sugli aiuti di Stato de minimis e al rispetto del limite del tetto di spesa. A tale riguardo, si rammenta che il credito di imposta in oggetto è considerato un aiuto automatico, disciplinato dall’art. 10 del D.M. 31 maggio 2017, n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro Nazionale degli Aiuti di Stato”.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate dove sono pubblicati il  modello di comunicazione/dichiarazione e le relative istruzioni per la compilazione aggiornati.