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Il Mite apre agli impianti eolici offshore galleggianti

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Sfruttare l’energia del vento con impianti collocati in mare, su piattaforme galleggianti. Il Ministero della Transizione Ecologica apre la manifestazione di interesse a tutti gli imprenditori del settore per la produzione di energia mediante impianti eolici offshore.

“Un’azione strategica finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili stabiliti in ambito internazionale ed euro-unitario – spiega il comunicato del Mite – In tale quadro, anche in considerazione della situazione orografica e di utilizzo del territorio italiano, un importante ruolo potrà essere assunto da tali impianti di sfruttamento dell’energia eolica”.

Si tratta di una tecnologia innovativa, per la quale sono previsti finanziamenti pubblici, che potrebbe assicurare un’ampia quota dell’obiettivo di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Tuttavia comporta una serie problemi, legati alla fase progettuale e al successivo percorso autorizzativo.

Per accelerarne la messa in opera il Mite formula e rende pubblica sul proprio sito, la richiesta di manifestazione d’interesse, rivolta a tutti i soggetti imprenditoriali che siano in grado di proporre progetti rientranti nella tipologia indicata.

Decorsi 20 giorni dalla predetta pubblicazione, il Ministero raccoglierà le proposte che perverranno ai fini della istituzione di tavoli di condivisione tecnica e di supporto tecnico-amministrativo per la valutazione, approvazione e realizzazione di ciascun singolo progetto.

“Si chiede contestualmente a ogni soggetto singolo o collettivo di rilievo nazionale, interessato alla conoscenza e alla valutazione dei profili ambientali e produttivi riferiti all’insediamento dei predetti impianti, di manifestare il proprio interesse a partecipare ai predetti tavoli, ai fini della massima trasparenza e partecipazione, oltreché celerità, delle procedure in esame”.

Sarà cura del Ministero proporre la composizione di ciascun tavolo di lavoro e organizzare il relativo funzionamento, avendo come parametri principali di riferimento la minimizzazione degli impatti ambientali, la celerità della realizzazione e il dimensionamento ottimale di ciascun progetto sotto il profilo della produzione energetica.

Qualora i medesimi progetti siano ammessi a misure di finanziamento nazionali e dell’Unione Europea, l’attività di supporto potrà estendersi agli adempimenti di carattere tecnico e amministrativo connessi.

L’ufficio di riferimento è il Dipartimento per l’energia e il clima – Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari – Divisione V – regolamentazione infrastrutture energetiche.