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Mega demolizione in India, rasi al suolo grattacieli di lusso con più di 400 appartamenti

Le autorità dell’India meridionale hanno demolito due lussuosi complessi di appartamenti costruiti nei pressi di un lago in violazione delle norme ambientali. I residenti dei grattacieli nello stato del Kerala hanno visto le loro case e gli investimenti implodere in pochi secondi. La Corte Suprema ha ordinato la demolizione lo scorso anno, dopo che un comitato ha scoperto che erano stati costruiti in violazione delle norme a protezione delle aree costiere. Altri due grattacieli sono stati rasi al suolo. In totale, circa 343 appartamenti – che ospitavano circa 2.000 persone – sono stati distrutti nel fine settimana in quella che è stata descritta come una delle più grandi demolizioni di edifici residenziali in India. Il complesso H2O Holy Faith, contenente 90 appartamenti, è stato il primo ad essere demolito sabato. Ci sono voluti pochi secondi per distruggere l’edificio di 19 piani in un’esplosione controllata. Successivamente è toccato alle torri gemelle dell’Alfa Serene. L’autorità di gestione della zona costiera del Kerala (KCZMA), creata per prevenire il degrado delle aree costiere e marine, afferma che l’autorizzazione per la costruzione degli edifici è stata concessa da funzionari locali senza la sua approvazione. La KCZMA ha affermato che la posizione dei complessi di appartamenti, nel comune di Maradu, era in un’area particolarmente vulnerabile in cui non era consentita alcuna nuova costruzione. I palazzi erano prevalentemente abitati da banchieri, dirigenti e ricchi pensionati. Il costo di un appartamento di lusso di circa 198 mq nel complesso Alfa Serene nel 2006 era di 63mila dollari. Chi ha venduto l’appartamento prima che la Corte suprema si pronunciasse a favore dell’abbattimento è riuscito a intascare fino a 158 mila dollari. A seguito della sentenza del tribunale, alcuni residenti inizialmente si sono rifiutati di andarsene. Ma i funzionari hanno tagliato le forniture di acqua ed elettricità agli edifici, lasciandoli senza altra scelta. Al governo statale è stato ordinato di pagare un “risarcimento” di circa 32 mila euro ai residenti colpiti, secondo i media locali.

Video YouTube/Nysa Syna Channel