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Amianto in Campania: la Regione stanzia i fondi per le bonifiche ma i Comuni non aderiscono

La Regione stanzia i fondi per la bonifica ma solo tre comuni aderiscono

La Regione Campania ha stanziato i fondi per provvedere alla bonifica amianto, ma soltanto tre comuni hanno chiesto l’erogazione. Nonostante da tempo ormai ci sia allarme in tutta la Campania per la numerosa presenza della fibra killer, le altre amministrazioni hanno sottovalutato, evidentemente, il problema, non aderendo all’iniziativa regionale.

“Bene la Regione Campania. Necessario il concorso delle associazioni, in particolare dell’Ona, con lo Sportello Regionale Amianto. L’Osservatorio Nazionale Amianto tende la mano al presidente della Regione Campania. Come presidente Ona invito tutti i sindaci a costituire un coordinamento, ovvero a costituire unitamente alla Regione Campania uno Sportello Amianto Regionale al quale possa aderire anche l’Ona  che in modo del tutto gratuito garantirà assistenza legale e medica”.

È quanto dichiara il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni.

Sono ormai 26 anni che la Legge 257/92 ha posto al bando i materiali contenenti amianto  e tuttavia la Regione Campania presenta ancora più di 4.000 strutture con amianto censite nel 2018. Si tratta di una sottostima rispetto alla reale entità del problema amianto, come già più volte denunciato dall’Ona, solo che questa volta la Regione Campania si è mossa in modo efficace e ha stanziato dei fondi di cui solo tre Comuni hanno richiesto l’erogazione, due nel casertano (Aversa e Sparanise) e un altro in Irpinia (Caposele).

I fondi regionali stanziati per la bonifica

Sono un milione e trecento mila euro in totale i fondi stanziati per lo smaltimento dell’amianto in tutta la Campania. Soldi che basterebbero a coprire circa dieci progetti, ma solo tre sono state le Amministrazioni che hanno aderito.

“Un segnale – conclude il presidente Ona – che impone innanzitutto una presa d’atto delle Amministrazioni comunali e in secondo luogo la necessità di una programmazione progettuale e tecnico-operativa delle bonifiche, in modo che la Regione sia messa nella possibilità di intervenire stanziando somme sulla base di progetti già operativi”.