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Conai: eccellenza italiana nell’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio

CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, nasce con l’emanazione del Decreto Ronchi, la riforma che ha posto in cima al sistema di gestione dei rifiuti la priorità del riciclo. La ricorrenza dei 20 anni dall’entrata in vigore è stata celebrata oggi con un convegno a Roma presso la Camera dei Deputati.

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Fin dall’inizio CONAI èstato promotore di un’economia circolare concreta fondata sulla valorizzazione e l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio, considerando i rifiuti come vere e proprie materie prime, portando importanti benefici sociali, economici ed ambientali al Sistema Paese.

Il sistema composto da CONAI e dai Consorzi di filiera si basa sul rispetto del principio di responsabilità condivisa tra Imprese, Comuni e Cittadini, che ha come obiettivo l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata. I Comuni che effettuano una corretta raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio possono fruire di corrispettivi economici sulla base della quantità e della qualità dei materiali conferiti, secondo quanto previsto dall’Accordo Quadro ANCI-CONAI. Corrispettivi che sono a loro volta finanziati dall’applicazione di un contributo ambientale a carico delle imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro.

Nel 2015, anche grazie all’operato di CONAI e dei Consorzi di Filiera, si è ulteriormente consolidata la quota di rifiuti di imballaggio – in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro – avviata a riciclo sul territorio nazionale, pari al 66,9% sul totale dell’immesso al consumo e equivalente a 8,2 milioni di tonnellate. Considerando anche la quota di recupero energetico, il 78,6% degli imballaggi è stato sottratto alla discarica, per un totale di 9,6 milioni di tonnellate.

Un risultato che va ben oltre i target di legge e che mostra una progressiva crescita in questi 20 anni: nel 1998, primo anno di attività del Consorzio Nazionale Imballaggi, due imballaggi su tre erano conferiti in discarica, mentre oggi lo sono solo due su dieci. Nel 2015 sono stati reimmessi nel ciclo produttivo ben 8 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio, di cui il 48% gestiti da Conai-Consorzi di Filiera (3,9 milioni di tonnellate), mentre il restante 52% è stato trattato dagli operatori appartenenti alla gestione indipendente.

I punti chiave della legge che hanno consentito lusinghieri risultati di riciclo, di cui essere orgogliosi, sono la natura privatistica-imprenditoriale e non profit di Conai e dei Consorzi” ha commentato Roberto De Santis, Presidente di Conai. “In futuro, per raggiungere gli obiettivi sfidanti previsti dalle Direttive europee in corso di approvazione, dobbiamo rafforzare ulteriormente impegni come la prevenzione dell’impatto ambientale degli imballaggi, il supporto agli Enti Locali per lo sviluppo quali-quantitativo della raccolta differenziata e il finanziamento delle attività di ricerca per tecnologie di riciclo di imballaggi complessi, oltre alla garanzia di universalità del servizio di ritiro, e avvio a riciclo”.

Nel 2015 il riciclo e il recupero degli imballaggi ha permesso la generazione di materie prime seconde equivalenti a 3 miliardi di bottiglie in vetro da 0,75 litri, 329 milioni di risme di carta in formato A4, 32 milioni di pallet in legno, 9 miliardi di flaconi di detersivo in PET, 1 miliardo di lattine da 33cl in alluminio, e 725 treni Frecciarossa 1000 per l’acciaio.