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Economia circolare: il report della Commissione europea

Il 26 gennaio scorso la Commissione europea ha pubblicato un documento intitolato “Report from the commission to the European parliament, the council, the European economic and social committee and the committee of the regions on the implementation of the Circular Economy Action Plan”.

Karmenu Vella. Commissario europeo per l'ambiente dal 1º novembre 2014

Il testo contiene una serie di proposte normative sui rifiuti, con lo scopo principale di «ridurre lo smaltimento in discarica e aumentare il riciclo e il riuso». Inoltre è incluso un Piano d’Azione che si pone l’obiettivo di supportare l’economia circolare in tutti i passi della value chain (catena del valore) ovvero, produzione, consumo, riparazione, gestione dei rifiuti e delle materie prime secondarie reinserite nel mercato.

Di seguito riportiamo alcune delle key deliveries per l’adozione del Piano d’Azione descritte nel report (fra parentesi la data del loro compimento):

  • Proposte legislative sulle vendite on-line di beni (dicembre 2015)

La proposta mira a rafforzare le garanzie dei consumatori per proteggerli al meglio dai prodotti difettosi e contribuire alla durata e riparabilità dei prodotti. In questo modo si diminuisce il numero di prodotti buttati e si contribuisce fortemente all’economia circolare. In base alla proposta, nel caso di un prodotto difettoso venduto on-line, per i primi due anni dal giorno di consegna, il venditore deve provare che non ci fossero difetti al momento della vendita. Secondo le norme attuali, invece, l’obbligo del venditore è per i primi sei mesi. Questo cambiamento renderà più facile ai consumatori esercitare i loro diritti e sarà un chiaro incentivo a produrre merci di qualità superiore.

  • Proposta legislativa sui fertilizzanti (marzo 2016)

Il 17 marzo 2016, la Commissione propose una regolamentazione che creerà un unico e genuino mercato per i fertilizzanti fatti da materie prime secondarie (in particolare da nutrienti recuperati), in tal modo si convertono i problemi di gestione dei rifiuti in opportunità economiche. Le norme proposte possono rendere il settore dei fertilizzanti meno dipendente dalle importazioni di fondamentali materie prime primarie come il fosfato, il quale può essere recuperato dai rifiuti organici domestici. La bozza normativa fornisce le regole per un libero movimento di tutto il mercato dei prodotti fertilizzanti marcati CE attraverso l’Unione europea, anche per i prodotti organici fertilizzanti.

  • Lancio dell’Accordo di Innovazione (maggio 2016)

La Commissione ha pubblicato un invito a manifestare interesse per “accordi di innovazione per un’economia circolare”, il quale è rimasto aperto dal 26 maggio al 15 settembre 2016. L’invito costituisce un approccio pilota per aiutare gli innovatori che affrontano ostacoli normativi. Due accordi di innovazione saranno firmati nel primo quadrimestre del 2017: uno si occuperà degli ostacoli normativi, percepiti con attenzione alla e-mobility e al riciclaggio delle batterie; l’altro esaminerà le barriere normative riguardanti il trattamento sostenibile delle acque reflue, utilizzando un’innovativa tecnologia anaerobica nelle membrane dei bioreattori.

  • Ecodesign (novembre 2016)

La possibilità di riparare o riciclare un prodotto e riutilizzare i suoi componenti e i materiali dipende soprattutto dal design iniziale del prodotto. Durante le discussioni politiche sull’ecodesign (aprile e ottobre 2016), la Commissione ha confermato l’importanza dei prodotti di design intelligenti e ha deciso di concentrare gli sforzi sui gruppi di prodotti con il potenziale più alto, in termini di energia e risorse risparmiate, e di rinforzare ulteriormente la base di evidenze per l’azione normativa. Ciò ha comportato l’adozione, il 30 novembre 2016, del Piano di progettazione ecocompatibile di lavoro 2016-2019, nell’ambito della Clean Energy, per tutti pacchetti europei.

  • Rifiuti alimentari (per tutto il 2016)

I rifiuti alimentari sono un’area chiave che dovrebbe essere affrontata sui diversi livelli della value chain. La Commissione ha adempiuto un numero considerevole di azioni al fine di supportare la lotta contro lo spreco di rifiuti alimentari e di raggiungere l’obiettivo del relativo Sustainable Development Goals (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile validi per il periodo 2015-2030, pensati per il futuro dello sviluppo sostenibile internazionale) di questa area. Il 1 agosto 2016, la Commissione ha avviato la piattaforma dell’UE denominata Food Losses and Food Waste (perdite di cibo e rifiuti alimentari). La piattaforma sarà la principale sede dell’UE atta a sostenere i player e ad aiutarli a intraprendere azioni necessarie per raggiungere i Sustainable Development Goals, con lo scopo di dimezzare i rifiuti alimentari entro il 2030.

  • Iniziative chiave nel 2017

La Commissione elaborerà una dettagliata analisi dei problemi legali, tecnici o pratici che si interfacciano con i prodotti chimici e le legislazioni dei rifiuti che potrebbero ostacolare la transizione dei materiali riciclati nell’economia produttiva. L’obiettivo non è solo di promuovere il ciclo di materiali non tossici ma anche quello di aumentare la diffusione di materie prime secondarie. La Commissione, inoltre, avanzerà una proposta legislativa sulla qualità dei requisiti minimi per promuovere il riuso sicuro delle acque reflue trattate. Il 2017 sarà un anno cruciale per sviluppare una politica di dialogo con gli stakeholder. Per questo obiettivo, la Commissione, la Comunità economica europea e il Comitato sociale lanceranno una piattaforma sull’economia circolare per gli stakeholder, in occasione di una conferenza interistituzionale, fissata il 9 e 10 marzo 2017 a Bruxelles.

Per consultare il report completo clicca qui.