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Genova e la demolizione di quel che resta del ponte Morandi

Se a Genova “il ponte non viene demolito e rifatto in tempi brevi non si salva né la Regione, né il Comune, né il governo“: lo ha dichiarato in un’intervista al Messaggero il sottosegretario leghista e genovese alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, che ha auspicato che la demolizione possa avvenire entro una ventina di giorni. “Si vince o si perde tutti insieme“, “il ponte vale 250 milioni di euro, se non facciamo bene sarà l’Italia a fare brutta figura. Il mondo ci guarda, Genova e’ ormai un simbolo. Bisogna riuscire ad avere un’unità di intenti. I genovesi vogliono che le istituzioni e le forze politiche e il Paese siano tutti uniti“.

“Il vero tema è la demolizione di quello che resta del ponte Morandi“, ha avvertito il sottosegretario, “c’è il rischio che passi in secondo piano. La Procura nel giro di poco tempo darà il permesso per entrare nella zona rossa. Penso che tra una ventina di giorni si potrebbe cominciare, ma se c’è un dibattito infinito la Procura prenderà tempo. Per questo motivo bisogna tenere separate la vicenda della demolizione da quella delle ricostruzione. Stiamo cominciando a perdere traffico come porto e la città risente delle difficoltà relative alla viabilità“.