Home Bonifiche Un protocolo d’intesa per la tutela dell’ambiente

Un protocolo d’intesa per la tutela dell’ambiente

Siglato dai Carabinieri e dal commissario per le bonifiche Corbelli

Priorità: proteggere l’ambiente. Sarà firmato un accordo di collaborazione tra i carabinieri ed il commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione del capoluogo jonico. Stamattina alle ore 11 presso la Prefettura verrà sottoscritto un supplemento all’accordo di collaborazione stipulato tra il commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, Vera Corbelli, il comandante dei carabinieri per la Tutela Ambientale, gen. Maurizio Ferla e il comandante provinciale dei carabinieri di Taranto, col. Luca Steffensen.

“Il protocollo di collaborazione si prefigge lo scopo di fornire un ulteriore sostegno al commissario straordinario nell’attuazione del percorso di bonifica e riqualificazione del capoluogo jonico – si legge in una nota dei carabinieri con particolare riguardo all’immediata assistenza e supporto alle attività di censimento delle discariche abusive nonché di campionamento finalizzato all’individuazione delle fonti di contaminazione. La collaborazione interistituzionale prevederà, tra l’altro, un raccordo informativo e di supporto connesso con la realizzazione delle misure finalizzate all’esecuzione degli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione anche con l’adozione di appositi programmi tecnico – operativi condivisi”. A giugno scorso era stato firmato un accordo tra il gen. Maurizio Ferla e Vera Corbelli, nell’ambito del progetto “Sistema di protezione e sorveglianza degli acquiferi”. Tra gli obiettivi del progetto infrastrutturare le sedi dei Noe, il Nucleo ecologico dei Carabinieri, con la fibra ottica, anche mediante gli apparati di rete già attivi, assumendone gli oneri di gestione e manutenzione; promuovere un’attività di collaborazione per integrare ed utilizzare il sistema delle conoscenze disponibili nell’area del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale; garantire il reciproco supporto nei progetti di interesse comune e predisporre azioni specifiche in aree pilota; integrare ed utilizzare il sistema delle conoscenze disponibili; garantire la interoperabilità della banca dati dell’Arma dei carabinieri con la banca dati in progetto dell’autorità di bacino distrettuale con accessi bidirezionali; mettere a disposizione dei carabinieri expertise dell’Autorità di Bacino per l’analisi e l’interpretazione di dati acquisiti con strumentazione in dotazione all’Arma (magnetometri, laser e georadar).