Home Ambiente “Sole, cuore… ambiente” nelle canzoni di Sanremo 2023

“Sole, cuore… ambiente” nelle canzoni di Sanremo 2023

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Una breve e divertente analisi sulle tematiche ambientali nei testi in gara al 73° Festival della canzone italiana. È quella pubblicata da SNPA (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente) a cura della redazione di Ambiente Informa.

La musica pop e rock ha già da diversi decenni trattato il tema dell’ambiente, in alcuni casi anche grazie a nomi di altissimo livello, a partire da Marvin Gaye e dalla sua “Mercy mercy me (The Ecology)” del 1971 per passare ai Beach Boys e Johnny Cash, che nel 1971 e 1974 pubblicavano due brani diversi, ma dallo stesso significativo titolo: “Don’t go near the water”, fino a Neil Young che cantava “Mother Earth” nel 1990 e poi ancora Bob Dylan, Michael Jackson, Paul McCartney, Pearl Jam e molti altri. Anche in Italia il tema è stato affrontato più volte: uno dei casi più significativi è sicuramente Franco Battiato che nel 1973 pubblicava “Pollution”, un intero concept album dedicato al tema dell’inquinamento; qualche anno prima, nel, ’66, Celentano cantava l’urbanizzazione nel “Ragazzo della via Gluck”, mentre Pierangelo Bertoli iniziava “Eppure soffia” nel 1975 con i versi “E l’acqua si riempie di schiuma, il cielo di fumi. La chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi. Uccelli che volano a stento malati di morte”. Più recentemente (2018) Piero Pelù, storico frontman dei Litfiba, ha omaggiato Greta Thunberg in “Picnic all’inferno”. In mezzo, anche qui, molti altri nomi noti sia nell’ambito commerciale che in quello più “alternativo”: Laura Pausini, Fiorella Mannoia, Zen Circus, Daniele Silvestri, Assalti Frontali.

In tutto questo contesto, quanto e come si parlerà di ambiente al 73° Festival della canzone italiana – Sanremo 2023

Senza alcuna pretesa di voler dare giudizi sulla qualità delle parole o della musica, abbiamo fatto una ricognizione sui testi delle canzoni in gara scegliendo qualche verso che ci è parso affine alle attività del Snpa, il tutto con un pizzico di ironia.

  • Colapesce e Dimartino – Splash

“Preferisco il rumore delle metro affollate / A quello del mare / Ma che mare ma che mare / Meglio soli su una nave / Per non sentire il peso delle aspettative / Travolti dall’immensità del blu / (…) / Preferisco il rumore delle metro affollate / A quello del mare / (…) / Preferisco il rumore dei cantieri infiniti / A quello del mare”

Alla faccia di tutto lo sforzo che fanno le Arpa/Appa per i controlli in materia di inquinamento acustico. Però ok, i gusti sono gusti.

  • Ariete – Mare di guai

“Tu buttati con me, mare di guai / Non so nuotare in una vasca / Piena di squali, piena di squali / Vestiti da sera c’è il mio pezzo preferito / E buttati, che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo / Ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu”

Visto il titolo, ci aspettavamo qualcosa di più: Strategia marina, inquinamento, rifiuti spiaggiati. Abbiamo invece specie aliene e assenza di inquinamento atmosferico. Accontentiamoci.

  • Articolo 31 – Un bel viaggio

“Io e te scappati da un quartiere velenoso / A differenza loro abbiamo trasformato / L’eternit in oro. / Là, dove scegli o lavori per due spicci / O spacci pezzi / Per noi era una miniera di diamanti grezzi”

Trasformare l’eternit in oro? Non provate a farlo a casa! Giusto però che ogni tanto qualcuno si ricordi di un problema che spesso, purtroppo, è ancora davanti ai nostri occhi.

  • Olly – Polvere

“Ma su di me / Solo polvere / Facciamo un giro se / Piove, piove uhhhh”

Giustamente, si sa che quando piove il livello di polveri sottili diminuisce!

  • Gianmaria – Mostro

“E se le stelle fuori mi hanno tenuto sveglio / Vuol dire che ho avuto più di un pensiero / Se per allontanarsi basta prendere spazio / Allora diamogli un senso”

Se le stelle sono così visibili da tenerti sveglio, vuol dire che c’è poco inquinamento luminoso, è una cosa positiva.

  • Mr Rain – Supereroi

“Supereroi solo io e te / Due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole / Camminerò / A un passo da te / E fermeremo il vento come dentro gli uragani”

Nonostante il nome, in materia di meteorologia e climatologia forse c’è da ripassare qualcosa.

  • Marco Mengoni – Due Vite

“Siamo i soli svegli in tutto l’universo / E non conosco ancora bene il tuo deserto / Forse è in un posto del mio cuore / Dove il sole è sempre spento / (…) / E meno male / Se questa è l’ultima / Canzone e poi la luna esploderà”

Ok, siamo i primi a voler tenere alta l’attenzione sui rischi reali derivanti da inquinamento e cambiamento climatico, ma tra sole spento e luna che esplode, forse questo è un po’ troppo pessimista.

Per tornare alla domanda iniziale, ovvero quanto e come si parlerà di ambiente al Festival: sul come ci abbiamo scherzato un po’ sopra, ma possiamo dire che, almeno nella parte canora, il tema non è tenuto in grande considerazione. Poi sappiamo che Sanremo non è fatto solo di musica, e forse qualcuno degli ospiti qualche accenno all’ambiente lo farà. Magari andrà meglio alla prossima edizione.