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European Plastic Pact: anche l’Italia aderisce

European Plastic Act: anche l’Italia aderisce

L’obiettivo è diminuire i prodotti e gli imballaggi in plastica vergine e far crescere la capacità di raccolta e riciclo. L’European Plastic Pact è un accordo che vuole unire aziende e governi per accelerare la transizione dell’Europa verso un sistema di economia circolare. Francia e Olanda hanno dato il via all’iniziativa. In seguito, oltre ottanta organizzazioni, tra cui governi, aziende, organizzazioni non governative e associazioni di categoria hanno aderito.

Anche l’Italia si è unita, a partire da marzo, all’European Plastic Pact, firmando l’accordo con il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Gli obiettivi del patto sono molteplici. Non solo ridurre gli imballaggi di plastica vergine del 20%, ma anche aumentare la raccolta di plastica “usata” del 20% e aumentare l’utilizzo di plastica riciclata nella produzione del 30%.

Nestlé tra le aziende firmatarie

Tra le aziende che partecipano anche Nestlé. L’obiettivo è raggiungere l’obiettivo del 100% di imballaggi riutilizzabili e ridurre di un terzo l’utilizzo di plastica vergine entro il 2025. La multinazionale ha annunciato di voler investire oltre 1,5 miliardi di franchi svizzeri per la plastica riciclata a uso alimentare.

L’anno scorso erano state annunciate misure per limitare la produzione di rifiuti in plastica: l’Unione Europea ha deciso di vietare a partire dal 2021 la produzione di alcuni oggetti in plastica. Tra gli oggetti vietati posate, cannucce, cotton-fioc e piatti monouso. Questi da soli sono responsabili del 70% dei rifiuti in plastica che poi finiscono in mare. Una vera e propria “battaglia” alla plastica monouso, che partita dall’alto con le direttive europee arriverà pian piano nella quotidianità con l’applicazione della normativa da parte degli enti locali.

Si prevede l’organizzazione del primo incontro annuale dell’European Plastic Pact per l’8 ottobre 2020, cui verrà eletto il comitato direttivo.

A settembre 2019 100 enti privati e pubblici avevano firmato la Circular Plastic Alliance, una “dichiarazione di alleanza circolare” per promuovere azioni volontarie per dare una spinta al mercato europeo della plastica riciclata.